Una tuta da ginnastica, un tubino nero attillato, ma anche il grembiule per le pulizie o il pigiama, i jeans con il maglione a collo alto, un vestitino: è Com’eri Vestita?, la mostra di Libere Sinergie che riproduce gli abiti indossati da vittime, reali, di stupri e le loro storie.

In occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dalla Nazioni Unite per il 25 novembre, Com’eri vestita? viene allestita in (quasi) contemporanea in oltre 20 località in tutta Italia, da prestigiosi Palazzi alle vetrine e alle vie di città grandi e piccole. 

A Milano, Com’eri vestita? unirà tre luoghi fortemente simbolici, distanti pochi metri l’uno dall’altro: dal 20 al 30 novembre i 17 abiti che compongono la mostra verranno esposti nei locali della Biblioteca Sormani. Contemporaneamente la copia di uno degli abiti si troverà nella vicina Camera del lavoro e nella giornata del 25 un altro dei vestiti sarà presente in Tribunale al convegno organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura. 

A Milano, in collaborazione con Amnesty International Italia nell’ambito della campagna #iolochiedo, la mostra sarà anche al Mare Culturale Urbano, dal 25 al 28 novembre. 

Infine, sempre a Milano il 25 novembre il Municipio 2 e Libere Sinergie allestiranno una mostra itinerante sulle panchine rosse presenti in zona, con la riproduzione degli abiti di Com’eri vestita? 

A Parma, Capitale della Cultura 2020-21, dal 22 al 28 novembre Com’eri vestita? sarà nelle vetrine di 17 attività commerciali (qui l’elenco). La mostra è stata promossa dal Lions Club Parma Maria Luigia, con il patrocinio del Comune di Parma.

Anche a Caselle Torinese la mostra viene esposta nelle vetrine e per le strade, dal 20 al 30. A Cossato, invece, gli abiti e le storie sono stati esposti dal 15 al 19 novembre del liceo del Cossatese e Vallestrona e gli studenti sono stati coinvolti attivamente nell’allestimento. In collaborazione anche con Amnesty International Italia nell’ambito della campagna #iolochiedo

Tanti gli appuntamenti in Puglia.

Qui è consultabile l’intero elenco degli allestimenti per questo 25 novembre 2021

 

 

La mostra Com’eri vestita? parte da un’intuizione di un gruppo di professioniste dell’Università del Kansas e dell’Arkansas che diedero vita, nel 2013, a What were we wearing?. 

Libere Sinergie ha chiesto, e ottenuto, il loro consenso per farne una versione italiana che ha avuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Pari Opportunità, della Camera dei Deputati e della Regione Lombardia. E, tramite le tante associazioni locali con le quali Libere Sinergie collabora, di numerose istituzioni locali. 

La mostra Com’eri vestita? si compone di 17 abiti ai quali corrispondono 17 storie vere di violenza sessuale, raccolte da professioniste socie di Libere Sinergie. 

Sono oltre 150 le tappe compiute finora dalla mostra. Per non interrompere questo percorso di sensibilizzazione, durante il lockdown, in collaborazione con Amnesty International Italia nell’ambito della campagna #iolochiedo, sono stati realizzati i cortometraggi di 7 delle 17 storie

Com’eri vestita? nasce come critica a questa domanda solitamente posta nel corso dei processi alle vittime, che diventano così le imputate. 

Tutte le storie sono state tradotte in cinque lingue – italiano, inglese, spagnolo, arabo e francese – con l’intento di rivolgere a un’ampia platea un messaggio che deve essere chiaro: “la violenza sessuale non è colpa delle vittime, qualunque cosa indossino”. 

La mostra è fruibile anche dai non vedenti, attraverso un QRcode realizzato per ciascun testo. 

 

Grazie a tutte le libere sinergie, da Libere Sinergie